30/08/2019

FARFALLINA DEL CIBO, COSA FARE PER LIBERARSENE

La Ephestia kuehniella, più nota come Tignola Grigia della farina, o più comunemente Farfallina del cibo, è un insetto molto diffuso e sgradito, facilmente riscontrabile in luoghi caldi con prodotti a base di grano, in fase di produzione o immagazzinati, quali mulini, panifici, ristoranti, o anche abitazioni. Si tratta di un insetto che, quando trova condizioni favorevoli, può riprodursi tutto l’anno. La Tignola Grigia della farina individua il cibo tramite il richiamo odoroso e predilige in particolar modo farina, cereali integrali e residui di grano.

DESCRIZIONE

La Tignola Grigia della farina presenta dorso e antenne grigie. L’apertura alare è di 1,5-2,6 cm. Le larve (bruchi) sono bianche o rosa, con macchie nere e teste scure. Le pupe sono marrone rossastro.

COME ELIMINARLA

La disinfestazione da farfallina del cibo viene effettuata mediante diffusore idro-reattivo ad azione insetticida. Trattasi di un fumigante dalla tecnica innovativa, che offre grande sicurezza ed efficacia contro le tignole. La diffusione delle micro-particelle insetticide, che interviene per idroreazione, penetra in tutti gli anfratti. La sua azione è rapida e duratura. A differenza dei diffusori tradizionali a gas o a combustione, non provoca reazioni indesiderabili. La sua diffusione non lascia alcuna macchia o deposito, quali che siano i locali trattati e gli oggetti presenti al loro interno (quadri, libri, tessuti, materiale elettrico o informatico, etc.). Il prodotto può essere utilizzato in qualsiasi ambiente domestico e civile.
Prima dell’intervento è necessario portare fuori dal locale animali e piante fragili. Chiudere porte e finestre che danno sull’esterno; aprire porte, sportelli e cassetti che si trovano nel locale da trattare.

PREVENZIONE

Condizione fondamentale per evitare l’infestazione da Farfallina del cibo è la costante pulizia di ambienti e mobili in cui vengono conservati gli alimenti, evitando qualsiasi condizione che ne possa favorire lo sviluppo come, ad esempio, residui di cereali o farina accumulati nella dispensa. Altrettanto importante è scegliere come dispensa solo ed esclusivamente un ambiente asciutto, mai umido, e ben aerato. Infine è consigliato non conservare gli alimenti oltre i 6 mesi.

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